- Ciao. - Ciao -, disse Shatzy. - Cosa prendete? - Due cheeseburger e due succhi d’arancia. - Patatine? - No, grazie. - Se prendete le patate costa uguale. - Non importa, grazie. - Cheeseburger, drink e patate, è la combinazione n. 3 -, disse indicando una foto alle sue spalle. - Bella foto, ma non ci piacciono le patate. - Potete prendere un doppio cheeseburger, combinazione n. 5, non ci sono le patate e costa uguale. - Uguale a cosa? - A un cheeseburger e succo d’arancia. - Un doppio cheeseburger costa come un cheeseburger singolo? - Sì, se scegliete la combinazione n. 5. - Incredibile. - Combinazione n. 5? - No. Vogliamo un solo cheeseburger. Uno a testa. Niente doppi cheeseburger. - Come volete. Ma buttate via dei soldi. - Non importa, grazie. - Due cheeseburger e due succhi d’arancia, allora. - Perfetto. - Dessert? - Vuoi la torta, Gould? - Sì. - Allora aggiungi una torta, grazie. - Questa settimana per ogni dessert ordinato ce n’è un altro in regalo. - Splendido. - Cosa prendi? - Niente, grazie. - Ma devi prenderlo, è in regalo. - Non mi piacciono i dessert, non li voglio. - Ma io devo dartelo. - In che senso? - È l’offerta della settimana. - L’ho capito. - Quindi devo dartelo. - Come sarebbe a dire devi darmelo, io non lo voglio, non mi piace, non voglio diventare grassa come Tina Tumer, non voglio infilarmi mutande XXL, cosa devo fare, aspettare la prossima settimana per mangiare un cheeseburger e basta? - Puoi sempre non mangiarlo. Prendere il dessert in regalo e non mangiarlo. - E cosa lo prendo a fare? - Puoi buttarlo. - Buttarlo?, io non butto niente, buttalo tu, ecco, fai così, lo prendi e lo butti, okay? - Non posso, mi licenzierebbero. - Cristo... - Sono molto severi, qui. - Va bene, okay, lasciamo stare, dammi ‘sta torta. - Sciroppo? - Niente sciroppo. - È gratis. - lo so che e gratis ma non lo voglio, okay? - Come vuoi. - Niente sciroppo. - Panna? - Panna? - C’è la panna, se vuoi. - Io non voglio nemmeno la torta, come diavolo fai a pensare che voglia la panna? - Non so. - Lo so io: niente panna. - Neanche per il ragazzino? - Neanche per il ragazzino. - Va bene. Due cheeseburger, due succhi d’arancia, una torta senza niente. Questo è per voi -, aggiunse, allungando verso Shatzy due cose avviluppate in carta trasparente. - Cosa diavolo è? - Chewingum, è in regalo, dentro c’è una pallina di zucchero, se la pallina è rossa vinci altri dieci chewingum, se è blu vinci una combinazione n. 6, gratis. Se la pallina è bianca, te la mangi e finisce lì. Comunque il regolamento è stampato sulla carta. - Scusa un attimo. - Sì? - Scusa, eh... - Sì. - Mettiamo che per assurdo io prenda questo cavolo di chewingum, no? - Sì. - Mettiamo ancora più per assurdo che io me lo stia a masticare per un quarto d’ora e poi ci trovi dentro una pallina blu. - Sì - Allora dovrei portartela, tutta insalivata, e posartela qui, e tu mi daresti una grassa, fritta e caldiccia combinazione n. 6? - Gratis. - E secondo te, quando me la mangerei? - Subito, credo. - Io voglio un cheeseburger e un succo d’arancia, l’hai capito questo? Non so cosa farmene di tre pezzi di pollo fritto più una patatina media più una pannocchia imburrata più una Coca media. non so cosa diavolo farmene. - Di solito li mangiano. - Chi?, chi li mangia? Marlon Brando, Elvis Presley, King Kong? - La gente. - La gente? - Sì, la gente. - Senti, me lo fai un favore? - Certo. - Riprenditi ’sti chewingum. - Non posso. - Li tieni da parte per il prossimo obeso di passaggio, eh? - Non posso, davvero. - Cristo... - Mi spiace. - Ti spiace. - Davvero. - Dammi ’sti chewingum. - Non sono male, sono al gusto papaia. - Papaia? - Il frutto esotico. - Papaia. - È la moda di quest’anno. - Okay, okay. - Basta così? - Sì, tesoro, basta così. Pagarono e andarono al tavolo. Appeso al soffitto c’era un monitor acceso sul canale FoodTV. Faceva delle domande. Se avevi la risposta giusta la scrivevi nell’apposito spazio sulla tovaglietta di carta e la consegnavi alla cassa. Vincevi una combinazione n. 2 In quel momento la domanda era: chi segnò il primo goal nella finale dei Campionati del Mondo I966? I. Jeoffrey Hurst 2. Bobby Charlton 3. Helmut Haller - Tre -, mormorò Gould. - Non provarci nemmeno -, gli sibilò Shatzy, e aprì la confezione del cheeseburger. All’interno del coperchio le apparve una pecetta rosso fiammante. Sopra c’era scritto congratulazioni!!! hai vinto un altro hamburger! E più piccolo: Porta subito questo tagliando alla cassa, riceverai un hamburger gratis e un drink a metà prezzo! C’era anche un’altra frase, scritta di sbieco, ma Shatzy non la lesse. Richiuse con calma la confezione di plastica, lasciandoci il cheeseburger dentro. - Andiamo -, disse. - Ma non ho ancora nemmeno iniziato... -, disse Gould. - Iniziamo un’altra volta. Si alzarono, lasciando tutto lì, e andarono verso la porta. Li intercettò uno vestito da clown, solo che in testa aveva il cappellino del fast food. - Un palloncino in omaggio, signora. - Prendi il palloncino, Gould. - Sul palloncino c’era scritto io mangio hamburger. - Se lo attaccate alla porta di casa potete partecipare al concorso domeniburger. - Attaccalo alla porta, Gould. - Ogni domenica viene estratta una casa con il palloncino esposto e un camioncino provvede a scaricargli davanti alla porta 500 cheesebaconburger. - Ricordati di liberare il vialetto davanti alla porta, Gould. - C’è anche un congelatore da 300 litri in offerta speciale. Per conservare i cheesebaconburger. - Si capisce. - Se prende quello da 500 litri le regalano anche un microonde. - Splendido. - Se ce l’ha già può prendere un phon professionale a quattro velocità. - Nel caso dovessi fare lo shampoo ai cheesebaconburger? - Prego? - O farmi lo shampoo col ketchup. - Scusi? - Dicono che dia lucentezza ai capelli. - Cosa, il ketchup? - Sì, non hai mai provato? - No. - Prova. Anche la salsa bearnese non è male. - Sul serio? - Toglie la forfora. - La forfora non ce l’ho, grazie a dio. - Ti verrà sicuramente se continui a mangiare salsa bearnese. - Ma io non la mangio mai. - Sì, ma ti ci lavi i capelli. - Io? - Certo, si vede dal phon. - Quale phon? - Quello che hai attaccato alla porta. - Ma io non ce l’ho attaccato alla porta. - Pensaci bene, ce l’hai messo quando ti è volato via il microonde a quattro velocità. - Volato via da dove? - Dal congelatore. - Dal congelatore? - Domenica, non ti ricordi? - Scherzi? - Ho la faccia di una che scherza? - No. - Risposta esatta. Lei ha vinto 500 litri di palloncini, le saranno consegnati in cheeseburger, ci vediamo, ciao. - Non capisco. - Non importa. Ci vediamo, eh? - Il palloncino. - Prendi il palloncino Gould. - Lo vuoi rosso o blu? - Il bambino è cieco. - Oh, scusi. - Non importa. Succede. - Il palloncino lo prende lei? - No, lo prende il bambino. È cieco, mica scemo. - Glielo do rosso o blu? - Non ce l’ha color vomito? - No. - Strano. - Solo rossi o blu. - Vada per il rosso. - Ecco. - Prendi il palloncino rosso, Gould. - Ecco, tieni. - Ringrazia, Gould. - Grazie. - Prego. - Abbiamo altro da dirci? - Scusi? - Pare di no. Arrivederci. - In bocca al lupo per domenica! - Crepi. Uscirono dal fast food. C’era un’aria fredda e tersa, da inverno pulito. - Pianeta di merda -, disse piano Shatzy. Gould se ne stava lì, in mezzo al marciapiedi, fermo, con in mano un palloncino rosso. Sopra c’era scritto io mangio hamburger. - Ho fame -, disse. |
da "City" di A. Baricco
(scusate, devo andare a fare shopping oggi e non c'ho voglia)
Bello questo pezzo!! Anch'io devo fare shopping.. urgententemente.. non ho magliette a maniche corte.. mi servono disperatamente.. Ciao! A presto...Sibilla
ReplyDeleteE' come averlo vissuto.
ReplyDeleteGrazie.
Paolo.
Fatto lo shopping?
mi piace Baricco come scrittore
ReplyDeleteCity non l'ho letto
No, alla fine ho comprato solo una cosa... dopo aver girato tre ore...
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