Wednesday, December 30, 2009

Christmas time

In questi giorni, a casa, con le feste natalizie, rivedendo persone e luoghi cari mi viene in mente solo questo:

I
I'm a one way motorway
I'm a road that drives away and follows you back home

I
I'm a streetlight shining
I a white light blinding bright, burning off and on

it's times like these you learn to live again
it's times like these you give and give again
it's times like these you learn to love again
it's times like these time and time again

I
I'm a new day rising
I'm a brand new sky to hang the stars upon tonight

but I
I'm a little divided
do I stay or run away and leave it all behind

it's times like these you learn to live again
it's times like these you give and give again
it's times like these you learn to love again
it's times like these time and time again




http://www.youtube.com/watch?v=7B--3cId-YE


"Times like these" by Foo Fighters



Sunday, December 20, 2009

Ringing bells

http://www.youtube.com/watch?v=lnMf1Rpj7PU



Ringing bells in Saxton and Oakland bringing you home.
Ringing bells in St. Antoine and Marola bringing you home.

Neve permettendo...

Sunday, December 13, 2009

MAI NAtale più buono!

Ringraziamenti:
  • Paris Hilton per il rosmarino sulle patate.
  • Il City 2 per le luci di Natale a 2,99 euro.
  • Il pasticcio di Paola per averci riempito lo stomaco.
  • Il vino marocchino per aver accompagnato l'antipasto.
  • Ila e il mercato della Gare du Midi per il pandoro.
  • Matt per averci degnato un'ora del suo tempo.
  • Lo zombie di Seba per averci fatto ridere uscendo dalla camera.
  • Il Risiko di casa Sinigaglia.
  • L'insegna del ristorante inesistente a Puttanik.
  • La crema al mascarpone, i mandarini e i bagigi, senza i quali "non sarebbe Natale".
  • La lavastoviglie per il semplice fatto di esistere e funzionare.


Non si ringraziano:
  • La cassiera del Carrefour per la lentezza esorbitante.
  • Il Brico per aver chiuso alle 7 e averci impedito di acquistare l'albero di Natale.
  • Seba per averci ignorato tutto il weekend, sia per l'albero di Natale, sia durante il pranzo.
  • Il forno di Paola che non scaldava più quel benedetto pasticcio.
  • I croati per aver abbandonato il gioco permettendo all'Armata Rossa di vincere.
  • Paolo per aver rotto le scatole cercando di far foto senza essere capace.
  • Lorenzo per non essere venuto. 

Frase del giorno - 13 dicembre

Paola:
Angela, qual è il tuo bicchiere?

Angela:
Quello trasparente!

Tuesday, December 8, 2009

Christmas party

You and … uhm… only you are invited
to our Christmas Party

When: 13th December 2009
Time: 13.30
Where: Chez Paola, Mat & Seba
R.S.V.P.
by 11th December 2009


if you have dietary restrictions you can eat my socks

Tuesday, December 1, 2009

L'ultimo autobus

L'ultimo auutobus notturno... un po' come la carrozza che aspetta Cenerentola a mezzanotte.
Solo che la mia mezzanotte sono le 2.40-45 (nemmeno l'orario di partenza è preciso).
Solo che io non esco da un castello dopo aver ballato col principe azzuro, ma da qualche locale di Saint Gery dopo aver bevuto qualche birra (di troppo) con gente poco raccomandabile.
Solo che non corro verso la carrozza ricavata da una zucca, ma verso un autous vecchio che si riempirà di gente che puzza da alcool...

Arrivo in anticipo. Per sbaglio urto un bicchiere di vetro frantumato per terra. Mi fermo ad aspettare l'autobus. C'è un tizio che si è addormentato appoggiato a una delle piante all'ingresso del locale. Il cestino straborda di cartocci di patatine gettate per la fretta di salire in autobus, la salsa lentamente scorre ai lati. Bicchiere frantumato urtato da qualcun altro. Fisso per 0,92 secondi l'africano affianco a me appoggiato alla transenna e questo attacca bottone. Io lo ignoro. Bicchiere frantumato urtato da qualcuno. Gruppetto di ragazzini arabi discute animatamente. Si sta per passare alla rissa, uno viene strattonato, quasi gli tolgono la giacca, arrivano altri per dividerli. Arriva l'autobus. Tutti in fila per mostrare l'abbonamento o timbrare il biglietto. Arriva un gruppetto di amici di corsa che passano davanti a tutti convinti che l'autobs stia per partire. E finalmente si parte. Autobus strapieno. Un odore misto di frites, fumo, sudore e soprattutto alcool. Da una parte lui sussurra a lei qualche parola in francese tra un bacio e l'altro tenendola seduta sulle ginocchia. Un po' più in là tre amici scherzano in qualche lingua dell'Est sorreggendosi l'uno con l'altro. La bionda British cerca di attirare l'attenzione dell'amico francese, ma lui è tutto preso dall'altra amica spagnola. La coppia di amiche italiane si nota subito. I due tedeschi si scambiano qualche parola mentre vengono sballottolati di qua e di là dalle curve dell'autobus. La prossima fermata è la mia. Scendo e prendo in pieno una pozzanghera. Cazzo questa non è la mia fermata. L'autobus ha deviato per l'ennesima volta. Raggiungo la piazza ormai deserta, la attraverso, barcollo un po' (ma è che cammino male col piede bagnato dalla pozzanghera, non penserete mica che abbia bevuto no?). Un tipo nella penombra mi osserva. E, convinta che questo mi insegua, mi velocizzo e arrivo a casa. Aspettando il weekend prossimo per prendere ancora una volta la mia carrozza di ubriachi col ketchup sulla bocca da leccare.

Sunday, November 22, 2009

Bruxelles è una città frustrante

Questa città è frustrante... Nelle ultime due settimane:

- ho dato il mio numero a un tipo e non mi ha richiamato;
- ho chiesto il numero di telefono a un cameriere e mi ha detto di no;
- sono stata un'ora a parlare con un tipo pensando "Dai! Infilami la lingua in bocca!". "No, piuttosto la infilo in bocca al prima trans mulatto che passa per strada!".

(Paola, sessualmente frustrata)

Frase del giorno - 24 ottobre (3)

Non berrò mai più una birra i vita mia... per almeno un'ora!

(Angela a Ghent, dopo aver provato le birre che sono tutte diverse)

Frase del giorno - 24 ottobre (2)

LE CHIESE SONO TUTTE UGUALI, LE BIRRE INVECE SONO TUTTE DIVERSE!

(Angela, a Ghent, cercando un pretesto per rimanere al pub)

Frase del giorno - 24 ottobre

Paolo:
Noi Meridiani ci capiamo al volo!

Angela:
Sì sì!

Frase del giorno - 19 ottobre

A me a Roma me dicono che so' der Nord!

Mo' me metto a parlà taliano!

(Benedetta, dopo Expoitalia)

Frase del giorno - 08 ottobre

Lucia:
Come sono andati gli HAPPY DAYS? Ah no! Gli INFO DAYS!

Stefano:
Gli OPEN DAYS!!!

(io, delirando, senza le trois chimay)

Frase del giorno - 01 ottobre

Maja:
E' una vergogna che non ci insegnino il cirillico!

Paolo:
Eh sì, metti che ti trovi in un sottomarino russo con le testate nucleari!

Frase del giorno - 27 settembre

E' più facile avere un bambino che trovarsi un uomo.

(Stefano, filosofeggiando, prima ancora delle trois chimays)

Thursday, November 12, 2009

Tre anni

Tre anni. Non si può smettere di pensarci.



 http://www.youtube.com/watch?v=GRbdLtS0iUs


Fade away...

All that we have dreamed of
Bergman said it all,
the magic is in the fall, so true...

When you see him tell him all that
you don't know
all how much we've grown
so I cry but like always, I don't feel
that much in here

so I sit by your side just to be near you
oh lord please don't take him yet

Now you're gone, you're with angels
I will soon come visit you
and talk about, the time we had together
and our town is filled with tears

Don't feel bad while you're there
life was only sad sad while you were here
filled with rage and fear
and now I sit by your side
but you can't hear me
you can always count on me

don't feel sad, you're with angels
I will soon come visit you
and talk about, the time we had together
now our town is filled with tears

so I sit by your side
although you're not with me
when I comfort you, when I come to you
and like always, right here by your side

don't feel sad, you're with angels
I will soon come visit you
and talk about, the time we had together
and our town is filled with tears



Le persone entrano ed escono nella nostra vita.
Alcune lasciano un segno indelebile, di altre non ricordiamo neanche il nome.
Alcune le rivedremo (basta volerlo), altre ci hanno lasciato per sempre.
Alcune verranno rimpiazzate da qualcun altro di simile, altre rimangono insistituibili.
Ad alcune persone avremmo voluto dare e dire di più, di altre invece siamo contenti di essercene liberati.
Da alcune persone abbiamo imparato tanto, altre persone ci hanno solo sfiorato.

Tutte queste persone ci hanno permesso di essere quello che siamo, nel bene o nel male.
Ma quelle più importanti sono quelle a cui pensiamo in continuazione, quelle che ci hanno dato di più, quelle che abbiamo amato e che ci hanno amato, quelle che anche se non ci sono più rimangono sempre nel nostro cuore.
E vivono con noi, in noi e grazie a noi.


Frase del giorno - Dress code

Adesso ho capito la differenza tra smart e smart casual!
Smart è la camicia, smart casual è la camicia con le maniche tirate su.

(Stefano, cercando di capire il dress code del CEPS)

Wednesday, October 28, 2009

Frase del giorno - 19 settembre

LUCIA: Ma non posso fermarmi qui e farla domani mattina questa salita?

PAOLA: No' ghe xè mai un orario per fare la salita

(arrampicandosi sulla salita d'Ixelles al ritorno da Place Flagey, un po' imbriaghi in effetti...)

Frase del giorno - 18 settembre

I missed the happy hour, that's because I'm not so happy today. Ah ah ah!

(Calin, uno del Master)

Frase del giorno - 17 settembre

LUCIA: Riconosci subito l'uomo italiano perchè o parla di calcio o parla di figa...

PAOLO: Riconosci subito l'uomo croato perchè parla solo di figa.

Frase del giorno - 16 settembre

Lorenzo ha detto NO al colesterolo e SI ai germi di soia.

(sms scritto da Stefano-Lorenzo dopo una cena a base di germi di soia)

Frase del giorno - 14 settembre

Le feu est rouge pour les piétons

(voce proveniente dall'altoparlante della polizia belga mentre io attraversavo sulle strisce a semaforo spento...)

Corso in Europrogettazione - Progetto Formativo Alternativo

OBIETTIVI:
Farsi uno per ogni Stato membro della Comunità europea o "queo che ciama".

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO:
Riuscire ad ottenere numeri di telefono utilizzando la lingua
Documentare il successo del progetto
Affinare la tecnica al fine di ampliare il bagaglio CULturale

PUNTI BONUS:
Conoscere un Thierry
Doppia cittadinanza
Due persone della stessa cittadinanza nello stesso momento
Visita ai luoghi di origine
Primo cesso (secondo il giudizio insindacabile del CDA)

PERDITA DI PUNTI:
Conoscere i genitori
Dal secondo cesso in poi (secondo il giudizio insindacabile del CDA)

CDA - Consiglio di amministrazione:
Lorenzo: presidente
Fabio: responsabile locali danzanti
Lucia: responsabile cucine
Paola: segretaria e responsabile approvvigionamento birre

Let's go crazy

The song of my first period here, when I was getting used to the city, when I was looking for a house, when everything seemed to be so hard, when you realise you're on your own.


And if the elevator tries to bring you down, go crazy - punch a higher floor!


If you don't like the world you're living in, take a look around you: at least you got friends.


Special thanks to my Bruxelles friends who helped me going through that hard period.




Dearly beloved
We are gathered here today
to get through this thing called life

Electric word life
It means forever and that's a mighty long time
But I'm here to tell you
There's something else
The afterworld

A world of never ending happiness
You can always see the sun, day or night

So when you call up that shrink in Beverly Hills
You know the one - Dr. Everything'll Be Alright
Instead of asking him how much of your time is left
Ask him how much of your mind, baby

'Cause in this life
Things are much harder than in the afterworld
In this life
You're on your own

And if de-elevator tries to bring you down
Go crazy - punch a higher floor

If you don't like the world you're living in
Take a look around you
At least you got friends

You see I called my old lady
For a friendly word
She picked up the phone
Dropped it on the floor
(Sex, sex) is all I heard

Are we gonna let de-elevator
Bring us down
Oh, no Let's Go!

Let's go crazy
Let's get nuts
Let's look for the purple banana
'Til they put us in the truck, let's go!

We're all excited
But we don't know why
Maybe it's 'cause
We're all gonna die

And when we do (When we do)
What's it all for (What's it all for)
You better live now
Before the grim reaper come knocking on your door

Tell me, are we gonna let de-elevator bring us down
Oh, no let's go!

Let's go crazy
Let's get nuts
Look for the purple banana
'Til they put us in the truck, let's go!

C'mon baby
Let's get nuts
Yeah
Crazy

Let's go crazy

Are we gonna let de-elevator bring us down
Oh, no let's go!
Go crazy

I said let's go crazy (Go crazy)
Let's go, let's go
Go
Let's go

Dr. Everything'll be alright
Will make everything go wrong
Pills and thrills and dafodills will kill
Hang tough children

He's coming
He's coming
Coming

Take me away!

Tuesday, October 27, 2009

Il delfino e la balena

Nuovo stage, nuova esperienza all’estero, nuovo blog. Ma da dove comincio? Mmmh, potrei cominciare da quando ho deciso di fare il Leonardo, ma in realtà non me lo ricordo. Da quando ho fatto domanda per parteciparvi scrivendo inutili curriculum e lettere in motivazionali in inglese e (udite udite!) in francese. Forse è meglio cominciare dal 3 settembre, giorno della mia partenza dall’Italia? O dal primo giorno di stage? O dal primo giorno nella nuova casa?
No... ho deciso che comincio dal 30 agosto. Ultima cena. L’ultima domenica in Italia ho deciso di invitare i miei amici a casa mia per una cena. Niente di speciale, giusto un momento per salutarci. Abbiamo mangiato, bevuto, parlato, bevuto, scherzato, bevuto. Poi mi hanno dato dei regali. Quelli della tombola bastarda però. Quindi mi sono beccata nell’ordine:

  1. un lettore dvd portatile con telecomando probabilmente rotto (tosi, sforo col peso in valigia!)
  2. una pallina da tennis in spugna trovata dentro le patatine (si ringrazia il magazzino di mauro)
  3. un interruttore a chiave totalmente inutile
  4. un dopobarba
  5. un salvaslip con sopra scritto con l’evidenziatore “usato ma garantito”.

Momento di commozione per questi bellissimi e importantissimi regali (che logicamente ho lasciato in Italia). Dopodiché arriva il regalo vero e proprio. Un libro: “Il delfino” di Sergio Bamabaren. Avevo promesso di leggerlo in aereo. Figurati! Non ho resistito e me lo sono letto un pomeriggio, in uno dei miei tanti momenti di procrastinazione nella fase “lucia cazzo devi fare la valigia e non devi sforare i 25 kg tra bagaglio a mano e valigia da imbarcare”.
Beh insomma per farvela breve tanto per cambiare mi sono messa a piangere leggendo il libro. I miei amici (praticamente Albi) hanno trovato il libro giusto per descrivermi e per farmi riflettere in un momento così particolare della mia vita.
Ed è per questo motivo che ho intitolato questo blog “Il delfino e la balena”.

Il delfino è il protagonista del libro che passa le giornate ad andare incontro alle onde sulla barriera corallina, mentre gli altri membri del branco pescano tutto il giorno. Incompreso dal resto del gruppo, il delfino parte al largo alla ricerca "dell'onda perfetta che gli avrebbe aperto gli occhi sul senso della sua vita e gli avrebbe permesso di realizzare il suo sogno".
Adesso non sto qua a raccontarvi tutto il resto del libro, quello che sto cercando di dire è che una parte di me è come quel delfino che sente il bisogno di prendere il largo per inseguire i propri sogni e per capire chi è veramente.
Tuttavia un'altra parte di me è come una grossa balena che si muove lentamente e goffamente e che preferisce seguire il sicuro percorso indicato dalle correnti marine piuttosto che affrontare l'ignoto. La balena rimane impassibile di fronte a quello che le succede intorno e segue la corrente, sicura, conosciuta, nella quale si sente a suo agio.

Il delfino va verso mondi sconosciuti e insicuri, la balena rappresenta la sicurezza di quello che già abbiamo e conosciamo. Il delfino è un sognatore, la balena è realista e sa che i sogni non sempre si realizzano.
E potrei ribadire il concetto all'infinito, ma penso abbiate capito lo stesso. In fondo noi tutto siamo un po' delfino e un po' balena. Tutto dipende da quello che prevale.

Io ho lasciato la balena a Marola e sono salita in groppa al delfino. Chissà dove mi porterà.