Egregi amministratori della pagina di informazione libera,
Mi chiamo Angelo ho 25 anni e sono un assiduo ed interessato lettore della vostra pagina che mi aiuta a fare luce su tante questioni e a farmi un'idea su come realmente vadano le cose in Italia e nel Mondo. Sono un fermo sostenitore della libertà di espressione in tutte le forme possibili ed immaginabili ma come dicevano i latini "EST MODUS IN REBUS" c'è una misura per tutte le cose e penso che in questi giorni siamo arrivati davvero al colmo perché il modo con il quale è stato trattato il caso della povera quindicenne pugliese è stato davvero uno scandalo veramente roba da voltastomaco. Ho visto la Vita in Diretta e ieri ho provato veramente vergogna e mi è venuto da riflettere, e chiedermi se è possibile dare priorità al audience, allo share invece che al rispetto del dolore e della riservatezza di una famiglia che in questi giorni ha sofferto tantissimo? Io penso che i componenti di quella famiglia si siano comportati da veri signori perchè sinceramente se io fossi stato al posto loro avrei preso una mazza da baseball e avrei cacciato tutti i giornalisti da vicino casa. Ma si vogliono rendere conto che prima della notizia, della vendita dei giornali, dell'auditel, della pubblicità e del resto vi sono DELLE PERSONE!!!!!!!. Veramente i giornalisti mi sono sembrati peggio degli sciacalli perchè gli sciacalli non hanno altro modo per sopravvivere mentre i giornalisti sanno che c'è un altro modo. Purtroppo il tempo dei giornalisti veri è finito non abbiamo più giornalisti come Indro Montanelli i quali non avevano bisogno di tutto questo per scrivere una notizia, ma di un buon lessico, di buona conoscenza di grammatica e ortografia cose che permettono di elaborare i concetti in maniera che possano essere comprensibili a tutti,ma delle quali l'Italia è vittima di una profonda carestia. Ora che senso ha ai fini della notizia essere i primi a far vedere la madre che esce di casa e va verso la camera ardente? E' proprio questo aspetto mi fa venire in mente una canzone del grande Giorgio Gaber (che a differenza di molti miei coetanei ascolto con molto piacere) che si intitola "Io se fossi DIO" ed i versi in questione fanno:
Io se fossi Dio
maledirei davvero i giornalisti
e specialmente tutti
che certamente non sono brave persone
e dove cogli, cogli sempre bene.
Compagni giornalisti avete troppa sete
e non sapete approfittare delle libertà che avete
avete ancora la libertà di pensare
ma quello non lo fate
e in cambio pretendete la libertà di scrivere e di fotografare.
Immagini geniali e interessanti
di presidenti solidali e di mamme piangenti.
E in questa Italia piena di sgomento come siete coraggiosi,
voi che vi buttate senza tremare un momento
Cannibali, necrofili, deamicisiani
e astuti e si direbbe proprio compiaciuti.
Voi vi buttate sul disastro umano
col gusto della lacrima in primo piano.
Sì, vabbe’, lo ammetto
la scomparsa dei fogli e della stampa
sarebbe forse una follia
ma io se fossi Dio
di fronte a tanta deficienza
non avrei certo
la superstizione della democrazia
Ripeto i giornalisti fanno un lavoro essenziale in una democrazia atipica come quella Italiana e non solo, ma penso che l'essere i primi a dare la notizia di una madre che va ad una camera ardente abbia ben poco a che vedere con la notizia questi sono solo dettagli. E per una volta sarebbe stato bello fare un passo indietro e rispettare il dolore della famiglia. Un'ultima frecciata è invece per i nostri politici; io penso che sia più vergognosa una condotta del genere rispetto al lavoro che Michele Santoro fa onestamente con ANNOZERO ma non ho sentito UN POLITICO UNO CHE ABBIA PROPOSTO DI RIMBORSARE IL CANONE PER UNO SCEMPIO DEL GENERE. Ma non c'è da stupirsi per il livello della classe politica con cui abbiamo a che fare è tra i più bassi di tutti i tempi attaccati alla poltrona e con scarsissimo senso dello stato. Detto questo concludo questa mia lettera più che di protesta di sfogo e di riflessione dicendo che bisogna continuare la battaglia per la libertà di informazione ma nello stesso tempo bisogna combattere perchè la dignità delle persone coinvolte nella notizia venga prima di qualunque altra cosa.
Detto questo concludo questa mia lettera mandandovi distinti saluti
UN CITTADINO DELUSO
ANGELO S.
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